La cooperativa del carcere di Enna FiloDritto sbarca a Palermo, ospite dell'associazione Libera in piazza Castelnuovo, presso "I sapori e saperi della legalità".
Inaugurazione con Don Luigi Ciotti, venerdì prossimo 16 dicembre ore 17.
COMUNICATO STAMPA
FILODRITTO PER LA PACE
A PALERMO, I FELTRI DEL CARCERE IN MOSTRA NELLA SEDE DELL’ASSOCIAZIONE LIBERA
Sarà Don Luigi Ciotti ad inaugurare venerdì prossimo 16 dicembre, ore 16,30/17 presso “I sapori ed i saperi della legalità” dell’associazione Libera , in piazza Castelnuovo 13, la mostra della cooperativa FiloDritto, con sede al carcere di Enna, dal titolo FiloDritto per la Pace.
Protagonisti ancora i feltri di Htem Darwhis, un giovane egiziano socio della cooperativa. Collane, gadget natalizi, cieli d’Africa e tramonti tinti di arancio, seducenti bouquet di fiori, i tradizionali cannoli, le impalpabili sciarpe di lana e seta tutte creazioni dell’egiziano ristretto ad Enna. La mostra ripercorre la storia di Filo Dritto, nata all'’inizio di quest’anno da una costola dell’associazione AManiLibere che da anni si occupa di recupero della tradizione tessile siciliana e non solo. Il feltro è un tessuto straordinario che dà vita ad accessori di moda e complementi d’arredo realizzati con la lana, quella cardata, bagnata da acqua calda e sapone di Marsiglia e rollata a mano o con bastoni. La presidente Ninni Fussone, oggi a capo di FiloDritto, sociologa con la passione per i tessuti, per anni ha tenuto corsi da volontaria nelle sezioni femminili e maschili del carcere ennese. Sin da subito la magia della lana ha mostrato il proprio prodigio diventando all'’inizio un impegnativo passatempo e trasformandosi, mano mano, in un vero e proprio “lavoro” per alcuni detenuti. Tra questi Darwhish, 23 anni, già ospite di una mostra che si è tenuta a Catania lo scorso ottobre potrà rivedere, esposti, i suoi capolavori. “Il nostro è un lavoro di creazione che mescola la tecnica all'’arte – dice Ninni Fussone – Continuiamo a lavorare ad un progetto che è imprenditoriale ma a carattere etico. Solo il lavoro, infatti, può costituire un riscatto vero per chi approda in carcere”. Filo Dritto, prima cooperativa sociale tessile delle carceri siciliane fa parte del progetto “Sigillo” del Ministro di Grazie a Giustizia, marchio creato a tutela del lavoro dei detenuti. “Abbiamo subito colto l’invito di Don Ciotti che già qualche anno fa venne ad Enna a visitare il nostro laboratorio e l’abbiamo voluta dedicare alla Pace in un momento così’ difficile per la nostra nazione e per il mondo tutto” dice la presidente di FiloDritto. Le lane utilizzate dalla Filo Dritto sono da quelle autoctone, quelle siciliane, fino ai preziosi cashmere, cammello, merinos, colorate chimicamente o con piante tintoree.
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